Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: garanzia definitiva

E' comunque necessario chiedere alla ditta fornitrice di calore (con teleriscaldamento) per gli immobili comunali - nell'ambito di un contratto che si deve stipulare - la garanzia definitiva ex art. 103 del codice dei contratti? da una parte sembra di si perchè trattasi di un normale contratto di fornitura, ma il dubbio sorge perchè il contratto ha anche le caratteristiche del contratto di soministrazione e quindi mi chiedo se per caso non sia sottratto all'obbligo della garanzia definitiva per qualche norma specifica.

ad integrazione del presente quesito, scusandomi per non averlo scritto prima, vi chiedo se si può considerare l'art. 103 comma 11 del codice cioè non richiedere la garanzia per le FORNITURE DI BENI CHE PER LA LORO NATURA, O PER L'USO SPECIALE CUI SONO DESTINATI, DEBBANO ESSERE ACQUISTATI NEL LUOGO DI PRODUZIONE e cioè se il teleriscaldamento possa rientrare in questa definizione. Grazie ancora

Si richiede il parere di codesta Amministrazione in ordine alla corretta interpretazione dell'art. 103, c. 11, del D.Lgs. n. 50/2016 nella parte in cui prevede che "L'esonero dalla prestazione della garanzia (...) è subordinato ad un miglioramento del prezzo di aggiudicazione".

In particolare si chiedono chiarimenti in ordine alla concreta modalità applicativa di detta norma con riguardo agli affidamenti diretti, stante la mancanza di un autentico procedimento di aggiudicazione.

Il miglioramento del prezzo eventualmente da richiedere all'operatore economico sarebbe, nella sostanza, un miglioramento del preventivo acquisito dalla stazione appaltante, che comporta un aggravamento procedurale non giustificato dalla lettera della norma, così come dal complesso assetto normativo che tende alla massima semplificazione degli affidamenti senza gara.

Inoltre, con particolare riferimento agli affidamenti diretti effettuati tramite OdA sul MePA, la richiesta di un miglioramento del prezzo di aggiudicazione mal si concilia con il citato strumento di acquisto (non già strumento di negoziazione) in quanto inscrivibile nel genus offerta al pubblico, rispetto alla quale l'accettazione determina la conclusione del contratto senza ulteriori margini di negoziazione. Nella prassi applicativa, peraltro la richiesta di un miglioramento del prezzo di un prodotto "a catalogo" comporta sovente il rifiuto dell'ordine da parte dell'operatore economico.

In relazione a quanto in oggetto si chiede se l'istituto della garanzia definitiva va applicato anche negli affidamenti diretti tramite ODA su MEPA ex art. 36, comma 2, lett. a D.Lgs 50/2016. Di conseguenza, si chiede, in caso di risposta affermativa, come può essere applicato il miglioramento del prezzo di aggiudicazione nell'ODA.
Grazie.

Questa Stazione Appaltante (SA), con richiesta parere n. 1119, aveva già evidenziato la medesima incongruità normativa riportata da un’altra SA nel quesito n. 1299, proponendone la medesima interpretazione, alla luce delle nuove modalità di affidamento previste dal DL 76/2020 e s.m.i.. Allo scrivente, Codesto Servizio, aveva risposto indicando di rivolgersi all’ANAC per ulteriori approfondimenti in materia. Si è proceduto quindi a proporre il medesimo quesito all’Autorità Anticorruzione la quale, con Parere di funzione consultiva n. 10 del 30/03/2022 pubblicato al link https://www.anticorruzione.it/-/parere-consultivo-numero-10-del-30-marzo-2022, sembrava rimettere nuovamente tutto in capo al Servizio Supporto Giuridico del MIMS, riferendosi a quanto da esso indicato nei pareri n. 777 e 1075 ed affermando che “...si rimette quindi a Codesta Stazione Appaltante ogni valutazione in ordine agli atti ed ai provvedimenti da adottare nella fattispecie oggetto della richiesta di parere, sulla base dell’indirizzo generale sopra illustrato”. Per quanto precede, in ragione che il predetto documento n. 10 dell’ANAC potrebbe generare confusione nonché apparire in contrasto con quanto indicato da Codesto Servizio col parere n. 1299 si chiede di confermare che, l’interpretazione in esso contenuta, sia quella la definitiva ed effettivamente attuabile, da porre al termine dell’evoluzione normativa del predetto complesso quadro giurisprudenziale. Ten. Col. Filippo STIVANI.

L'art. 103 comma 11 del D.Lgs. 50/2016 e smi, prevede quanto in oggetto in subordine ad un miglioramento del prezzo d'aggiudicazione. Non è chiaro se, tale possibilità, possa essere eventualmente accordata anche nelle procedure sopra soglia. Si chiede altresì se, per attribuire la caratteristica di "operatore economico di comprovata solidità", sia ad esempio sufficiente che la Stazione Appaltante motivi che, lo stesso, ha già positivamente eseguito in passato analoghe prestazioni nei propri confronti o a vantaggio di altre pubbliche amministrazioni. In caso contrario, si chiede di indicare come possa ritenersi un OE di comprovata solidità, ai fini dell'applicazione della norma in esame. Ten. Col. Filippo STIVANI.

Calcolo cauzione
QUESITO del 29/09/2022

In riferimento agli artt. 93 e 103 d.lgs. 50/2016, si chiede se l’importo su cui calcolare la cauzione provvisoria e la cauzione definitiva debba essere comprensivo di qualsiasi forma di eventuali opzioni e rinnovi del contratto previsti nei documenti di gara o se, invece, debba essere considerato al netto di eventuali opzioni e rinnovi.
Si chiede di chiarire quanto sopra tenuto conto del contrasto interpretativo sussistente tra parte della giurisprudenza, che ritiene che l’importo su cui calcolare la cauzione provvisoria e la cauzione definitiva debba essere considerato al netto di eventuali opzioni e rinnovi e l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che nella Delibera n. 765 del 13 luglio 2016 ha affermato che il calcolo del valore stimato dell’appalto deve tenere conto anche di opzioni e rinnovi, e la quantificazione delle cauzioni e del contributo all’Autorità deve essere rapportata ad esso.
Grazie

L'art. 53, c. 4, D. Lgs. 36/2023 stabilisce che in casi debitamente motivati è facoltà della stazione appaltante non richiedere la garanzia definitiva per l’esecuzione dei contratti di cui alla presente Parte oppure per i contratti di pari importo a valere su un accordo quadro. Anche l'art. 117, c. 14 può essere utilizzato sotto soglia? oppure l'unica regola applicabile per detti appalti è il citato art. 53?